A proposito di Autunno

Tag

, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

autunno8

L’Autunno negli Stati Uniti e’ un festival di zucca, uva, patate dolci, noci, mele e pere.

Dalla nostra cucina al Bistro una ricetta che celebra la stagione piu’ “dolce” dell’anno:

Quiche di zucca e formaggio di capra

1 confezione di sfoglia – 300 gr di zucca – 1 cipolla media – 4 cucchiaio di olio – 200 gr di formaggio di capra fresco – 6 uova – 1 tazza di panna da cucina – sale, pepe.

Per prima cosa cubettate la zucca e cuocetela in padella con la cipolla a dadini. Aggiungete sale e pepe e terminate la cottura finche la zucca sia tenera e asciutta.

Foderate una tortiera con la sfoglia. In una zuppiera sbattete le uova con la panna, aggiungete la zucca raffreddata e poi versate tutto sulla sfoglia. Ricoprite con il formaggio di capra a pezzetti e infornate a 180 gradi per almeno 35 minuti.

Ottima! sia calda che fredda.

50 anni fa…………………

Tag

, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Questo dipinto mi fa tornare in mente la prima estate in cui ho sperimentato le vacanze lontano da casa. Era il 1968, avevo da poco fatto la Prima Comunione, e mamma e papa’ mi portarono sulla riviera romagnola, a Cervia, in una piccola pensione a conduzione familiare. Niente di eccezionale, gente alla buona, stanze che odoravano di lavanda, pineta da attraversare per raggiungere il mare, giornate di pura beatitudine, cibo fantastico.

Nel giardino c’era un terrazzino come quello di questo dipinto, dove si trovava sempre una tavola apparecchiata con frutta e biscotti per i bambini ospiti. E c’erano sempre dolci speciali a pranzo o a cena, pensati solo per i bambini.

Non ho mai piu’ assaggiato le bonta’ della signora Franca ( Pensione Franchina, Cervia) e piu’ di una volta ho cercato di mettere in pratica i miei ricordi senza successo. Poi, quasi involontariamente, un giorno mi e’ capitata sotto gli occhi una ricetta che proponeva gli ingredienti dei biscotti che ricordavo con tanta nostalgia. Ed eccoli! dopo mezzo secolo! le bonta’ di una estate lontana, quando la vita ancora non era accaduta, quando le mie “persone” del cuore c’erano ancora tutte, e quando andare al mare era il regalo piu’grande…

ZUCCHERINI ROMAGNOLI          ( 24 )

200 gr farina – 100 gr zucchero semolato – 70 gr burro – 1 uovo grande – 1/2 bustina di lievito – 1 rametto di rosmarino – 1 limone – 1 cucchiaino di essenza di agrumi – 50 gr zucchero a velo – confettini colorati – formine

Montate a crema il burro con lo zucchero semolato. Mescolate il lievito alla farina e incorporate anche il rosmarino tritato finissimo e la zeste del limone. Unite l’uovo alla crema di burro e anche qualche goccia di essenza di agrumi. Aggiungete la farina piano piano fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo.

Stendete con un mattarello fino ad uno spessore di un centimetro e ritagliate i biscotti con le formine. Cuocete in forno a 180 gradi finche’ i biscotti cominciano a dorare ai bordi. Fateli raffreddare e preparate un mix di succo di limone e zucchero a velo da spennellare sui biscotti freddi per poi decorarli con i confettini colorati.

Sono biscotti ottimi anche per il te’.

Pioggia = Estate

Tag

, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Non c’e’ niente da fare, non ci faro’ mai l’abitudine. Per me, nel mio DNA, la pioggia e’ sinonimo di Autunno/Inverno e non certamente di Estate. La Florida invece, mi insegna che d’Estate piove. Ogni giorno, di solito tra le 3 e le 5 pomeridiane, tranne che non inizi dal mattino presto e si prolunghi per tutto il giorno. Clima tropicale! che e’ bellissimo in Inverno, quando il termometro non va piu’ giu’ di 15/18 gradi centigradi, ma che e’ quasi asfissiante d’Estate quando neppure la pioggia rinfresca alcunche’ e, anzi!, dopo c’e’ ancora piu’ caldo di prima.

E certo! che poi i ricordi mi riportano alle giornate estive italiane, alle spiagge, al caldo secco, alle pennichelle dopo pranzo, alle vacanze al mare e in campagna, ai viaggi, alle piccole felicita’ infantili e giovanili dal sapore unico!

E’ in momenti come questi che ripenso alla nonna Maria e alla mamma che preparavano pranzi luculliani ma leggeri affinche’ tutti potessimo godere della spiaggia senza mancare del giusto nutrimento. Ed e’ con questi ricordi che, spesso, invento ricette che propongo poi al bistro, ai clienti attenti a cui piace sperimentare il bello della cucina italiana con un occhio alla tradizione.

Oggi vi propongo un piatto che e’ risultato graditissimo nelle serate trascorse e che diventera’ un’offerta costante nel nuovo menu che mi accingo a preparare. Bellissima ricetta di pesce da abbinare a un Greco di Tufo per un risultato eccellente.

Penne con Ragu di Cernia  ( 4 )

Ingredienti: 350 gr penne rigate – 2 filetti di cernia – 1 peperone rosso – mezza cipolla rossa di Tropea – una decina di pomodorini maturi – mezzo bicchiere di Greco di Tufo – prezzemolo fresco – sale – peperoncino – olio d’oliva

Tagliate la cipolla, il peperone e i filetti di pesce in cubettini della stessa grandezza. In una padella capiente mettete qualche cucchiaiata di olio e quando sara’ caldo unite le verdure e il pesce e fate rosolare. Dopo qualche minuto, unite il vino bianco e il peperoncino. Poi schiacciate i pomodorini e uniteli in padella. Aggiustate di sale e cuocete non piu’ di 5 minuti.

Cuocete la pasta al dente e un minuto prima del tempo di cottura scolatela e unitela alla salsa con qualche cucchiaiata di acqua di cottura.Saltate per due minuti e finite la preparazione in un piatto di servizio con prezzemolo fresco e uno schizzo di olio d’oliva crudo.

la domenica………………….

Tag

, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

La domenica mi riposo… si fa per dire, perche’ in effetti faccio tutto cio’ che durante la settimana non riesco a fare. Benedetta America che non chiude mai!…..

E, tanto per non farci mancare nulla, sperimento anche nuove ricette. Uno dice, ma dove lo trovi il tempo e soprattutto la voglia di cucinare anche a casa? Non lo so. So solo che quando sono in cucina mi sento bene, mi passano le paturnie, il cuore si rasserena. Metto su la mia musica e la vita puo’ accadere.

Super Panino Domenicale     (4 )

8 fette di pancarre’ spesso o di pane con crosta, tipo Altamura – 8 fette di pancetta affumicata – 4 foglie larghe di lattuga – 1 pomodoro cuor di bue –  8 uova – 200 gr di formaggio di capra – mezza cipolla tritata – 2 cucchiai olio – 2 cucchiai di pomodori secchi sott’olio – un pizzico di peperoncino – sale e pepe

Per prima cosa imbiondite la cipolla finche’ diventa tenera e poi fatela raffreddare. Mettete nel frullatore il formaggio di capra, la cipolla,il peperoncino, i pomodori sott’olio, sale e pepe. Frullate fino ad avere una crema di formaggio morbida ed omogenea.

Cuocete la pancetta in padella finche’ risulta bella croccante. Fate raffreddare.

Tostate le fette di pane e su ciascuna di esse spalmate la crema di formaggio. Adagiate la foglia di lattuga, poi la fetta di pomodoro, poi la pancetta e infine 2 uova fritte ad occhio di bue. Ricoprite con una seconda fetta di pane tostato spalmata di crema di formaggio. Aggiungeteci una buona birra o un ottimo bicchiere di vino e pensatemi con gratitudine!

Prego! non c’e’ di che!……………….

 

la mia nuova avventura – my new adventure

Tag

, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Sono stata via per molto tempo perche’ ho realizzato uno dei miei sogni (prima di arrivare a novant’anni con il rimpianto di non averlo fatto!).

Quello che vedete qui sopra e’ una piccola parte del negozio/ristorante che ho aperto insieme alle mie due “sorelle” (amiche) e a mio marito.

Cosa facciamo? Per prima cosa,serviamo pranzo e cena all’italiana, poi serviamo il te’ all’inglese, abbiamo libri,video,arredi e soprammobili che hanno a che fare con il cibo in ogni sua forma. Portiamo prodotti per la pelle che sono a base di vegetali e frutta e mai testati su animali. Abbiamo in mostra artisti locali di olio su tela, fotografia e acquerello. La nostra grande forza sono i prodotti che importiamo dall’Europa: il migliore te’ inglese (niente bustine solo te’ in foglie!), i conservati dalla Sicilia ( pomodori in salsa e secchi in olio d’oliva), le marmellate dalla Provenza, i saponi da Grasse, l’aceto balsamico di Modena, le spezie mediorientali, le cioccolate di Torino e Modica, gli oli d’oliva italiani, lo zafferano siciliano e cosi via. Solo prodotti che arrivano dal loro VERO territorio d’origine.Una menzione a parte per i vini e le birre che provengono dall’Italia e dalla Francia in maggioranza, con un occhio alle produzioni di piccole cantine per un prodotto eccezionale e ricercato.Gioielli fatti a mano, in ceramica,da Caltagirone. Bluse, pantaloni e abiti in puro lino dall’Irlanda e dall’India. In linea con il concetto di naturale e sostenibile.E i tavoli del ristorante sono in mezzo al negozio,come potete vedere dalla foto qui sopra.

Ecco, questa e’ la ragione per cui sono stata via per molto tempo. Lavoro tanto e per dare ali a questo progetto non ci sono abbastanza ore in un giorno. Ma mi piace. Mi piace vedere il viso delle persone che assaggiano le mie ricette, della gente che compra un olio siciliano e scopre di non aver mai saputo il vero sapore dell’olio d’oliva. Mi piace trasmettere il valore della qualita,’ italiana – europea o da qualunque parte del mondo essa provenga.

Ci chiamiamo TASTY VENUES ( le vie del gusto) e siamo a Brandon,Florida.

www.mytastyvenues.com

Allora, buona fortuna a noi e ricetta per voi!

dal nostro menu           ZITI RIGATI SUNNY SICILY  ( 4 )

350 gr di ziti rigati – 100 gr mandorle pelate – 100 gr pomodori secchi – 1 bicchiere medio di olio d’oliva – un mazzetto di basilico – uno spicchio d’aglio – sale e pepe- 2 cucchiai uvetta – 2 cucchiai pistacchi tritati

Fate bollire abbondante acqua salata e cuocete la pasta. Mentre cio’ avviene mettete nel bicchiere del frullatore  le mandorle e i pomodori secchi e tritate grossolanamente. Aggiungete poi i restanti ingredienti,meno uvettta e pistacchi, e frullate fino ad ottenere un pesto omogeneo.

Quando la pasta e’ pronta versatela in una zuppiera e condite con il pesto preparato aiutandovi anche con un poco di acqua di cottura, se necessario. Servite spolverizzando di pistacchi tritati e uvetta sultanina.

Formaggio assolutamente vietato, ma se non potete fare a meno di una copertura tostate del pangrattato e servitelo a parte, lasciando ad ogni commensale la liberta’ di dosarlo a piacimento.