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Negli Stati Uniti, quasi ad ogni angolo di strada, esistono localini cinesi – talvolta veri e propri ristoranti, ma più spesso fanno vendita da asporto – che risolvono il problema della cena ogni sera per migliaia di donne che lavorano.Basta infatti telefonare quando si esce dal lavoro e, senza neppure scendere dall’auto (si chiama “curb-service” = servizio al marciapiede), si ritira quanto ordinato passando. Mi piace moltissimo la cucina cinese e quella giapponese, e quando posso non disdegno di evitare di cucinare per una sera e godermi anch’io le svariate proposte che entrambi i menu offrono, sebbene ciò che mangiamo nell’Occidente sono pietanze adattate agli ingredienti e ai gusti di questa parte del mondo e che nulla hanno a che fare con la vera cucina cinese o giapponese. Un po’ come non si trovano nei ristoranti italiani i piatti che le nostre nonne o la famiglia in genere cucina a casa, così è anche per le popolazioni orientali. E allora come fare per soddisfare la mia curiosità culinaria sia per gli ingredienti che per la esecuzione del riso fritto “veramente” cinese?  Per questo dubbio aiuta moltissimo la multiculturalità degli USA e gli incontri normalissimi che si fanno ovunque, in chiesa come al supermercato, in palestra come dal medico.

Quella che segue è la ricetta del riso fritto che mi è stata generosamente passata da una signora cinese conosciuta in chiesa che non solo mi ha trascritto la ricetta ma mi ha anche ospitato nella sua cucina per dimostrarmi la facilità di esecuzione del piatto.Trascrivo la ricetta base, che è vegetariana e che è eseguita con ingredienti occidentali per facilità, a cui si possono aggiungere gamberi, oppure pezzetti di pollo – o maiale o manzo -, o prosciutto cotto, oppure tutti insieme.

RISO FRITTO CINESE   (4  persone)

300 gr riso cotto al dente – 3 uova – 1 gambo sedano – 1 carota – 100 gr piselli – 100 gr funghi – 100 gr cimette di broccoli – 200 gr germogli di soia – 1 tazzina di salsa di soia – 4 cucchiai di olio di sesamo – olio ( se li trovate, utilizzate anche delle castagne d’acqua e del bambù).

La prima cosa da fare è una frittatina sottilissima con le tre uova e un pizzico di sale.Quando sarà poi raffreddata la si taglia a pezzettini. Se non possedete il wok (che è la padella cinese) utilizzatene una grande normale in cui verserete qualche cucchiaio di olio che farete diventare bollente prima di unire tutte le verdure (tranne i germogli di soia) a pezzettini piccoli e regolari. Fate saltare mescolando spesso per qualche minuto (e se utilizzate carne o pesce – a pezzetti anch’essi- uniteli ora alle verdure ) e poi aggiungete anche il riso facendo saltare tutto insieme. Unite poi la salsa di soia, qualche cucchiaio di acqua e fate cuocere per non più di 6/7 minuti.Questo tempo sarà sufficiente per cuocere carni o pesce ma lascerà una certa croccantezza alle verdure. Prima di togliere dal fuoco unite l’olio di sesamo, che profumerà la pietanza, e poi i germogli di soia e i pezzettini di frittata. Va benissimo servito da solo come piatto unico, ma può anche accompagnare altre preparazioni di carne o pesce.

Ricordate che i cinesi (o i giapponesi) non cuociono molto gli ingredienti che usano lasciando intatte, così, le loro proprietà basilari. Quella cinese o quella giapponese sono cucine molto salutari,semplici e genuine, come si evince anche dalla bassa incidenza di malattie cardiocircolatorie o diabetiche in quei paesi e che sono invece tipiche del nostro mondo occidentale in conseguenza della abbondanza di grassi utilizzati nelle nostre cucine.